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Scritto il 15 Marzo 2018Vota l'articolo!
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Come annunciato, questa è un po’ una pagina di passaggio, ma obbligatoria, visto che non potevo passare dall’ingresso all’interno del bagno così a caso.

P.S. Vi ho già detto che è una storia drammatica, sì?
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Questo post si trova nella categoria: Capitolo 1
Ah, ma allora finora pensava solo che in bagno ci fosse qualcuno e di essere quindi stato scoperto!
(Alla luce di questo, la reazione istintiva di rientrare in casasarebbe stata ancora più sbagliata… si sarebbe ritrovato faccia a faccia con la persona!).
Sì, pensava proprio quello! Non sarebbe dovuto rientrare, ma la reazione (poco lucida) per sfuggire a chi saliva dall’ascensore, nell’immediato, è stata quella.
Poi però ha riflettuto sul fatto che ancora dall’altra parte non sentiva anima viva e la curiosità di andare a vedere si è fatta troppo grande…
Confermo la supposizione di tentativo di suicidio. L’avevo già detta, vero?
Sè la casa è in questo stato da giorni e giorni (era stato detto nelle prime pagine, mi pare, che la luce era sempre accesa), fa pensare che il tentativo sia riuscito… però in tal caso avrebbe dovuto sentire cattivo odore, immagino. Forse se ci fosse un cadavere completamente sommerso nell’acqua della vasta, ne attenuerebbe l’odore?
Tranquilli, ogni dubbio sarà dipanato strada facendo!
Non sapete quanto mi sia scervellata su come far quadrare tutto, decisamente non sono portata per i gialli 😛
Dici di non esserci portata, ma per ora il racconto ci sta tenendo incollati…
Ne sono felice! Bene così, allora 😀
La curiosità uccise il gatto.
No no, la gatta sta arrivando 😉