RECENSIONE: Tangled River, di Snowshadow

Ecco un fumetto che mi ha subito convinto, sia riguardo la storia che il modo in cui è narrata.

Tangled River, webcomic dell’autore che si firma Snowshadow, che è americano e che ne sta presentando sul nostro sito una versione tradotta in italiano da Claudia Savasta, è un fumetto che potremmo definire di fantascienza – una fantascienza solare, avventurosa, ricca e piena di sense of wonder e misteri – ma che in realtà è molto di più.
La trama, semplice ma accattivante, racconta la storia di Tanya, giovane ragazza che vive in una non ben identificata colonia umana in un pianeta alieno, insieme alla madre vittima di depressione e ad altri amici della sua età. Come e perchè gli umani siano arrivati lassù è (ancora) un mistero, ma qualcosa di imprevisto deve essere successo; e ora, pian piano, tutte le tecnologie a disposizione degli umani hanno via via smesso di funzionare senza che nessuno sia in grado di ripararle. Gli umani quindi le barattano in cambio di cose molto più utili come cibo e vestiti, sperimentando una parziale “regressione” della loro evoluzione.
Un giorno, però, qualcosa di “strano” accade…

Non aggiungo altro sulla trama, lasciandovi il piacere di scoprirla (nella versione in inglese, TR ha già superato le ottanta pagine!), ma devo dire che sono diversi gli elementi che mi hanno colpito favorevolmente in questo lavoro, sia a livello di idee che di tecnica narrativa vera e propria.
Tanto per iniziare, la protagonista e tutti gli altri personaggi sono ben strutturati, ciascuno con la propria personalità e un proprio modo di essere e vivere la loro particolare situazione (c’è ad esempio l’ottima amica della protagonista, che come molti altri giovani sta iniziando a dimenticare e disprezzare la tecnologia per adottare le superstizioni e gli Dei venerati dai nativi del pianeta alieno: ottima trovata, intelligente e piena di possibilità). La protagonista stessa, Tanya, narratrice della storia, è lei per prima un personaggio sfaccettato e interessante, che trova la sua caratteristica più peculiare nel voler diventare – in un pianeta nel quale non esiste quasi più carta – nientemeno che un’autrice di fumetti (forma d’arte che tutti, lei compresa, ignorano!).
Ma anche la storia che si dipana tra le tavole è ricca e solida, quasi al punto di far pensare che sia stata “costruita” usando un manuale di cinematografia (e attenzione: lo dico come complimento!). La trama infatti è chiara, adatta a molti tipi di lettori, da subito interessante e fondata su un mondo alieno strutturato e molto ben sviluppato (i ragazzi ad esempio usano comunemente un intercalare fatto di vocaboli della lingua degli alieni che non risulta né forzato né difficile da capire). Personaggi e fatti si intrecciano sviluppandosi all’unisono, “crescendo” insieme, modificandosi, dirigendosi con un’assommarsi di elementi verso un traguardo chiaro fin da subito, ma ugualmente pieno di piacevoli misteri legati al passato che vengono svelati via via. Misteri che riguardano sia la protagonista che la sua famiglia, ma anche la colonia, il pianeta nel quale gli umani ora vivono, e il motivo per il quale ora sono lì in quelle particolari condizioni.
Insomma: non c’è elemento della trama che non sia stato pensato a dovere, e questa è una cosa assolutamente ottima della quale molti sceneggiatori dovrebbero sempre tenere conto. Non si può prendere un personaggio e farlo vagare a caso in attesa che salti fuori un’idea… o meglio, si può anche farlo, ma tranne rari casi non si può poi pretendere di ritrovarsi tra le mani una storia complessa e coerente… così come non si può lasciare al caso elementi che possono poi sommarsi per arricchire il racconto.
Tangled River invece fa esattamente il contrario, dimostrandosi dunque davvero molto valido a livello di racconto, e nello stesso tempo coadiuvato da disegni e colori a tratti incerti nelle prime tavole ma di certo chiarissimi e adatti al racconto.

Tangled River è un fumetto di fantascienza adatto a tutte le età; dunque, qualunque sia la vostra, non posso che consigliarvelo. E voi potete leggerlo andando QUI

Cristiano Fighera, aka Le110Pillole

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