Quando un autore di fumetti ha talento è facile accorgersene: basta leggere le prime pagine dei suoi lavori. Ma ci sono casi in cui per farlo è addirittura sufficiente valutare lo scenario e le premesse dai quali si svilupperà la sua serie, vedere qualche illustrazione, leggere il titolo.
Bene: non si monti la testa l’autrice (che ha ancora MOLTO da dimostrare), ma col suo ADDIO DARWIN mi è successo più o meno questo. Le premesse ci sono, e sono interessanti. Lo scenario c’è, ed è interessante. I disegni ci sono, e sono interessanti. I colori ci sono, e sono interessanti. La cura e la progettazione dei personaggi ci sono anche loro, e sono… provate a indovinare?… interessanti, esatto.
Ma quali sono queste premesse? Molto semplice: in un mondo parallelo al nostro, il meteorite che tot milioni di anni fa fece estinguere i dinosauri non ha mai colpito la Terra, e con gran disappunto di Darwin (il titolo inglese del fumetto infatti è Darwin’s Disappointment) l’essere umano non si è mai evoluto, lasciando il posto a una società composta di scimmie senzienti e dinosauri che però, a quanto pare, hanno dato vita a una società apparentemente molto simile alla nostra con famiglie, scuola, problemi di tutti i giorni e addirittura i Pokemon e Beyblade, che evidentemente sono capaci di sfondare le dimensioni e propagarsi in ogni universo possibile. Ma non divaghiamo.
Di ADDIO DARWIN sono state pubblicate finora solo poche tavole, che si fanno apprezzare per stile, dialoghi, per ironia e scenario molto “realistico” e familiare (ragazzi/scuola/buoni e cattivi/Pokemon). Le scimmiette protagoniste verranno in futuro affiancate dai loro compagni rettili, e sono molto curioso di sapere come le due società sono state strutturate e come – e SE – si integreranno tra loro. Aggiungo anche che conto molto sui dinosauri in quanto personaggi, e sulla società “parallela”che si è creata: sono proprio elementi come questi e la loro maggiore o minore riuscita che possono decidere le sorti di un simile fumetto, che non si può dire originalissimo nelle premesse ma che non ha alcun bisogno di essere originale, bensì PERSONALE.
Secondo l’autrice, il suo intento è quello di intrattenere e divertire con storie simpatiche e belle da vedersi, e già questa è una ragione sufficiente per seguire il suo progetto. Ma la mia ipotesi – che nello stesso tempo è anche un augurio – è che in un futuro più o meno prossimo, dopo aver “giocato” un po’ con il mondo che ha creato e i suoi personaggi, Federica Messina si renderà conto che può alzare ulteriormente il tiro, dando vita a storie molto più profonde e significative. Di solito, nei migliori fumetti va sempre a finire così, con l’autore che piano piano inizia a rendersi conto delle vere potenzialità della sua opera, che spesso sono molto superiori alla semplice creazione di gag. E a quanto ho visto nelle varie illustrazioni, studi preparatori e tavole di prova, carne al fuoco in ADDIO DARWIN ce n’è davvero tanta.
Per cui, vista l’abilità grafica dell’autrice, visti i numerosi studi e il tempo dedicato alla progettazione (parte ESSENZIALE per costruire un mondo credibile), viste le premesse, visti i Pokemon e lette le prime tavole, direi che ADDIO DARWIN è un webcomic che merita di essere seguito. Sono contento di aver iniziato la mia collaborazione con Webcomics.it scoprendo un fumetto e una fumettista così promettenti, e auguro a entrambi un brillante futuro.
Il blog personale di ADDIO DARWIN potete trovarlo QUI.
Cristiano Fighera, aka Le110Pillole
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