And the winner is…

“DISEGNAMI UNA DONNA” è terminato, ed è stato un bellissimo contest nel quale tutti si sono fatti valere.
Sì, ora possiamo “confessare”: quando abbiamo studiato il concorso, le sue regole, e soprattutto il tema – la DONNA – quello che ci premeva particolarmente era vedere COME si sarebbero rapportati gli autori a questo tema sempre interessante, ricco di sfaccettature e a volte trattato in maniera scontata. Donna è necessariamente sinonimo di tettone e corpi slanciati in pose plastiche? Per noi non lo è affatto, e creando questo contest così privo di indicazioni o regole, speravamo di dimostrare che anche nella percezione degli autori fosse altrettanto.
Bene, siamo stati felici di verificare che è davvero così.

Non abbiamo ricevuto sguaiate pin-up tutte curve, ma immagini della donna “a tutto tondo” (che sembra una contraddizione ma non lo è), le quali hanno indagato non solo quello che si vede, ma anche tutto ciò che sta intorno all’immagine femminile, che di certo non si esaurisce con la “bellezza” o la “sensualità” spesse volte offerta in modo quasi ossessivo, come se fosse l’unica cosa importante.
Siamo dunque rassicurati: finché ci saranno autori che sanno vedere la donna per quel che vale, siamo certi che sapranno far tesoro di questo loro punto di vista per creare personaggi che non sono semplici eroine gambalunga e stereotipate, ma persone VERE, con i loro pregi e i loro difetti. Persone, donne, che hanno in loro la caratteristica più importante: sono simili a noi.

 ***

Saremmo proprio curiosi di sapere quanti hanno letto questo “sproloquio”. Crediamo pochi, visto che sarete tutti corsi a leggere la classifica finale.; e dunque ecco qui i primi tre classificati tra i primi 10 pubblicati la settimana scorsa. Primi tre che sono anche tre VINCITORI, in quanto, grazie al supporto del voto popolare che ha seguito quello della giuria, riceveranno in premio l’Artbook di Luputyn pubblicato da Shockdom, mentre al primo assoluto andrà anche un buono di 50 euro per l’acquisto di fumetti sullo Shockdom Store… e una recensione personale del nostro Cristiano Fighera.

Ma basta chiacchiere, passiamo ai vincitori:

Terza classificata

Benedetta del blog Penniphi

penniphi
penniphi

***

Secondo Classificato

Plantkin del blog omonimo con il suo Grease and Mascara

grease-and-mascara
grease-and-mascara

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Primo classificato assoluto

Fillgood del blog Filippocurzi

filippocurzi


E questo è tutto. I vincitori saranno contattati direttamente nei prossimi giorni. A noi non resta che salutare e ringraziare TUTTI i partecipanti: senza di voi questo concorso non sarebbe potuto esistere, e siamo felici che abbiate dedicato a Webcomics.it un poì del vostro tempo.

GRAZIE A TUTTI!


PS: è arrivata fuori tempo massimo, ma almeno una citazione se la merita, MissChroma del blog omonimo, che purtroppo ha consegnato la sua illustrazione dopo la scadenza del contest. Ammetterla era ormai impossibile, non fosse altro perchè non avrebbe usufruito del tempo che gli altri hanno avuto per ricevere i voti, ma vogliamo lo stesso salutarla pubblicando la sua illustrazione qui. Ed eccola:

misschroma

DI NUOVO GRAZIE A TUTTI E ALLA PROSSIMA!

 

8 responses to “And the winner is…

  1. È uno sproloquio che vale la pena leggere 😀
    mi unisco a Beck nel fare i complimenti al vincitore, ai vincitori e a tutti i partecipanti

  2. io invece trovo molto irritante che per l’ennesima volta si sia finito per riconoscere la donna solo come espressione della maternità… non hai le mie congratulazioni vincitore, anzi… e neppure tutti coloro che hanno votato proprio la tua opera.

    1. eh, questa è una questione molto dibattuta in effetti… la donna è “SOLO” e “NECESSARIAMENTE” madre? Io direi di no, direi che può essere ANCHE madre, senza che però la mancanza di figli possa essere considerata un “difetto” o un’ incompletezza. Ma in effetti la “possibilità” di essere madre – a differenza dell’uomo – è una grande caratteristica femminile, che non mi stupisce sia vista come uno dei suoi elementi più importanti.
      .
      quello che è piaciuto a me, più che il concetto della maternità, è stata la sensazione di “normalità” che traspariva dall’immagine, priva di fronzoli, di corpi ammiccanti, di pose conturbanti, di lotte all’ultimo sangue etc etc… ma chissà, magari per altri può parere solo qualcosa di scontato!
      Amen.

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